SESSO IN PRIGIONE – 3^ parte - Venezia Trasgressiva

SESSO IN PRIGIONE – 3^ parte - Venezia Trasgressiva

- Que tienes en mente? Nessuno ti ha invitato. Ti avevo detto di guardare la fottuta porta!
- Vaffanculo puttana messicana! Non sei l'unica eccitata qui. Questo potrebbe essere l'ultimo cazzo che vedo quando tutto sarà finito...
Wanna si sedette sulla mia faccia agitando il culo finché non si sentì a suo agio e la sua figa bollente mi soffocò le labbra. Carmen capì la posta in gioco: doveva mettersi d'accordo con la sua socia e adesso toccava a lei fare da palo. Se le avessero scoperte, probabilmente sarebbero state rinchiuse in isolamento per molto tempo.
Sempre legato al termosifone, io feci scivolare la lingua in profondità nella fessura vaginale calda e iniziai a leccare il suo squarcio appiccicoso, respirando anche l'odore pungente di urina. Non riuscivo a credere quanto fosse carnosa la sua figa. Le grandi e piccole labbra mi avvolgevano la bocca come una piovra. Le pesanti tette bianche pendevano dal suo petto come meloni marci, scuotendo capezzoli grandi come medaglie olimpiche.
Dopo quattro/cinque minuti di leccamento e un suo orgasmo tiepido, il mio uccello riprese il volo e chiesi alle due detenute di liberarmi le mani per consentirmi di toccarle e scoparle con più soddisfazione per tutti.
Accecate di desiderio, stranamente accettarono. Incuranti dei rischi che correvano, Wanna si spostò a smorza candela sul mio cazzo marmoreo e Carmen abbandonò la sorveglianza dell'ingresso in lavanderia riproponendomi l'ingresso della sua vagina ancora sporca di sborra. Finalmente potei afferrare i loro seni impastando e torcendo i grossi capezzoli dritti. Ero nel paese delle meraviglie, con un burrito di figa messicana in bocca e l'uccello cavalcato da una MILF dal culo grasso e dalle tette grosse.
In segno di intesa reciproca, mentre ondulava i fianconi sul cazzo svettante, Wanna si sporse in avanti e baciò l'amica con la lingua. Carmen girò la testa e ricambiò in modo ancora più lesbo. Sembrava un filmino porno, solo che eravamo nella lavanderia di un carcere!
CONTINUA

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