• Pubblicata il
  • Autore: Mike
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Fantasie su mia moglie - Venezia Trasgressiva

Questa e' una storia di fantasia, nata nella mia mente in un villaggio turistico lo scorso giugno mentre osservavo mia moglie Elena. Lei ha 38 anni, portati splendidamente, capelli lisci all'altezza delle guance,seni piccoli e prepotenti,cosce lisce e abbronzate, culo in fuori (proprio come la famosa attrice, di cui non faccio nome). La guardavo eccitato, mi godevo lo spettacolo delle sue cosce mentre era distesa sul lettino e si spalmava di olio. Fu in quel momento che la mia fantasia comincio' a galoppare senza freno e questa ne e' la storia inventata. Ogni riferimento a luoghi, persone o fatti e' dunque puramente casuale. Quella mattina avevo deciso di andare a cavallo lungo la spiaggia fuori del villaggio africano, come da invito di uno degli animatori. Lo dissi a Elena, pur sapendo che a lei non interessava andare a cavallo. Mi rispose che avrebbe fatto qualche foto nel frattempo. Montammo quindi sulla jeep del tizio che ci accompagnava al luogo dove avrei trovato i cavalli, circa un'ora dal villaggio, in una specie di piccola oasi. Elena sedette accanto al guidatore e io dietro. Lei indossava un pareo rosso che copriva il due pezzi. Sembrava fasciata nel pareo e il suo culo si notava sporgere in maniera notevole. Arrivammo al luogo stabilito tra scossoni e curve, che facevano aprire il pareo di mia moglie piu' di una volta. Le cosce abbronzate si scoprivano e lei subito le ricopriva, tenendo la stoffa con la mano. Dopo veloci preparative, montai sul cavallo con la guida della jeep. Mia moglie mi disse che rimaneva a fare qualche foto in attesa del mio rientro, ignorando che il giro sarebbe stato di circa due ore e lontano lungo la spiaggia che distava una mezzora dal luogo. Sul posto c'era una tenda abbastanza grande, dalla quale uscirono tre uomini sulla cinquantina, che Elena saluto' chiedendo se potava fare loro una foto. Avevano una tunica bianca e lunga, che io notai piuttosto gonfia sul davanti. Ma non ci detti molto peso. Partii con la guida al galoppo. Nel silenzio dell'oasi, Elena scattava foto tutto intorno. Folate di vento le aprivano il pareo, mentre i tre uomini erano seduti sotto una palma e parlottavano tra loro. Uno di loro la invito' a fotografare la tenda, dentro, dove si trovavano suppelletili interessanti. Quando vi entro' i tre uomini la seguirono e tirarono giu' la stoffa che la chiudeva. Era una penumbra minacciosa. Elena ebbe un attimo di paura, poi disse che voleva uscire. "Dopo, dopo, uscirai" rispose uno di loro sorridendo. Quando lei fece per scappare, l'afferrarono e le strapparono di dosso il pareo. Ora lei era alla loro vista solo con il minuscolo bikini. "No, vi prego...lasciatemi andare" disse Elena. "Vi daro' la macchina fotografica e dei soldi" Ma gli uomini miravano ad altro. Il suo culo sporgente era invitante e sodo. La presero e la gettarono sul tappet, poi mentre uno di loro le strappava il reggiseno, l'altro le calava a forza gli slip. Ora era nuda e implorava. Ma, mentre due la tenevano giu', l'altro si avvicino' con il suo bastone di carne, dritto come una mazza di legno, impietosa, che infilo' dentro la pancia di mia moglie. Cercava di baciarla in bocca ma lei si voltava di la' e di qua', finche' lui la blocco' e, stringendole le gote con la mano, le mise la lingua in bocca e la succhio' a lungo. Cosi', mentre io cavalcavo lontano sulla sabbia, loro cavalcavano mia moglie in tutti i sui buchi... L'altro la fece voltare e le mise due cuscini sotto la pancia e mentre lei diceva di no, la inculo' profondamente eiaculando come una pompa nel suo intestino. Anche l'altro la godette nella figa, scaricando in lei il suo seme denso e abbondante. Quando tornai alla tenda, felice della cavalcata, trovai mia moglie scura in viso. Mi disse che aveva mal di testa e che voleva tornare all'albergo. Non capii e tornammo, mentre i tre uomini sorridevano (anche loro soddisfatti della cavalcata) e ci salutavano. Da questo sogno ad occhi aperti mi svegliai quando Elena mi chiamo' e mi disse "amore, e' ora di pranzo. Andiamo?" Avevo il costume bagnato sul davanti e le dissi "vado a cambiarmi". Da quell giorno non lasciai mia moglie un solo istante.

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31/03/2014 16:23

alberto

L'atmosfera del racconto e la tensione crescente, oltre alla descrizione di tua moglie in mano a quei tre allupati, mi hanno fatto eccitare, fino a stancarmi....

03/04/2014 20:46

Mike

BIP hai ragione. Forse senza saperlo temevo che prima o poi se la sarebbero scopata. Te ne renderai conto nella seconda parte, che ho voluto scrivere. Quella sera lei godette smodatamente come non aveva mai fatto ed io scoprii che assistere è bello, quando tua moglie si lamenta e si contorce sotto i cazzi dei giovani. Ebbe orgasmi veramente violenti che io non avevo saputo darle.

01/04/2014 12:42

bip

Ma perché dici che non lasciasti più sola tua moglie ,che mi sembra di capire che non desideravo altro che farla montare per bene ma non come una cavalla ma proprio come una vacca

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